Laboratorio analisi dei guanti
di protezione
Progettazione, produzione e controllo qualità
Progettazione e controllo della qualità dei guanti rappresentano il valore aggiunto della nostra organizzazione, impegnata nel miglioramento continuo della gamma dei nostri prodotti.
La nostra struttura tecnica è dotata di un laboratorio attrezzato con le più recenti apparecchiature per prove meccaniche, chimiche e la simulazione delle condizioni di utilizzo dei guanti. Siamo in grado di determinare le caratteristiche prestazionali dei materiali, di verificarne l’idoneità all’impiego e garantire la conformità e la costanza della produzione dei nostri prodotti nel tempo. Il nostro Laboratorio opera con attrezzature e procedure approvate dall’ Ente notificato CTC di Lione (n°0075) che attesta l’idoneità del laboratorio ad emettere Rapporti di Prova (EN388:2016; EN420:2010) formalmente convalidati dall’Ente Certificatore.
Il Laboratorio è in grado di verificare la conformità alle norme:
EN 420:2010 requisiti generali per i guanti
EN 388:2016 guanti di protezione contro rischi meccanici
In base alla norma EN 420
il laboratorio è attrezzato per le seguenti prove
Misurazione del guanto
Determinazione del valore del pH
Strumento pH-METRO
La misurazione del pH viene effettuata su un estratto acquoso. Una porzione di materiale da testare è polverizzata e miscelata in acqua demineralizzata. La soluzione viene agitata meccanicamente per 6 ore e filtrata prima dell’analisi.
Il pH-metro viene tarato ad ogni utilizzo: il valore del pH dei guanti deve essere compreso tra 3,5 e 9,5.
Determinazione del contenuto residuo di Cromo Esavalente (CrVI)
Strumento FOTOMETRO
La medesima soluzione utilizzata per la misurazione del pH viene analizzata per rilevare, attraverso una specifica analisi chimica, la presenza del CrVI. In caso positivo, si procede all’analisi quantitativa mediante una misurazione fotometrica.
Il contenuto di cromo nei guanti di cuoio deve essere minore di 3 mg/Kg.
Determinazione del livello di destrezza dei guanti
La destrezza viene testata prendendo tra il dito indice e pollice un cilindretto di metallo per tre volte consecutive, senza incertezze, entro 30 sec.
In base al diametro del cilindretto viene definito il livello di destrezza che va da un minimo di 1 ad un livello massimo di destrezza 5.
In base alla norma EN 388
il laboratorio è attrezzato per le seguenti prove
Prova di resistenza all’abrasione
Abrasimetro Martindale
Provini circolari del materiale in esame (tessuto/cuoio/ecc) ruotano a contatto di un abrasivo standardizzato dalla norma ad una pressione prefissata (9 kPa). La resistenza all’abrasione è determinata dal numero di cicli necessari alla rottura (formazione di un foro attraverso il provino).
Quattro provini vengono testati simultaneamente; ognuno è preparato e montato separatamente in una apposita testa rotante.L’abrasivo contro il quale i provini vengono fatti ruotare con un movimento planare ciclico (Movimento di Lissajous) fissati su piatti circolari.
Prova di resistenza al taglio
Cut Tester
La misurazione è basata sulla comparazione tra i risultati ottenuti da un campione di controllo (tessuto canvas “testimone”) e quelli ottenuti dal campione di prova. Una lama circolare normalizzata ruota alternativamente, guidata da un braccio che trasla orizzontalmente sul tessuto campione alla pressione esercitata da un carico di 5N.
Un contatore misura il numero di cicli di taglio fino al contatto con la gomma conduttiva collocata sotto il campione. A questo punto un circuito elettronico arresta automaticamente l’apparecchio.La determinazione dell’indice di resistenza al taglio si ottiene attraverso l’applicazione di una formula matematica definita dalla norma.
EN388:2016 Resistenza al taglio: integrazione del metodo EN ISO 13997 ed utilizzo dell’apparecchiatura TDM-100 (Tomodynamometer).
Il TDM utilizza una lama dritta al fine di effettuare un taglio lineare attraverso il provino.
Il principio di questo test è la variazione del carico (peso) applicato alla lama per provocare il taglio, con un singolo movimento. Più precisamente, durante 4 serie da 5 tagli (20 prove) viene individuato il peso (Newton) necessario a tagliare il provino.
I livelli di resistenza al taglio misurati secondo il test EN ISO 13997 vengono indicati con 6 lettere da A a F, come indicato nella tabella, per evitare confusione con i livelli numerici della norma EN388:2003.
Nella norma EN388:2016, il test secondo la ISO 13997 è stato inserito in aggiunta alla prova di taglio della EN388:2003 per i guanti che contengono materiali fortemente abrasivi.
Il Coup Test verrà ancora utilizzato e sarà a discrezione del produttore mostrarne il risultato (1-5) oppure sostituirlo con una “X”. Nel periodo di transazione normativa i guanti già certificati secondo la norma EN388:2003 restano conformi alle Certificazioni CE in vigore.
Prova di resistenza alla lacerazione
Dinamometro
Si utilizza per determinare la resistenza alla lacerazione del materiale in esame, sia esso tessuto, cuoio o supporto impregnato. Anche l’allungamento e il carico di rottura delle singole fibre possono essere misurati con appositi morsetti.
La resistenza alla lacerazione è definita come la forza necessaria a lacerare un provino di dimensioni standard definite dalla norma. La prova viene effettuata mediante un dispositivo di trazione equipaggiato con un sistema di misura di forza a bassa inerzia.
Prova di resistenza alla perforazione
Dinamometro/Persoz
Un provino circolare di diametro 40 mm è prelevato dall’area del palmo del guanto.
Il provino viene fissato nell’apposito dispositivo con la superficie esterna rivolta verso una punta d’acciaio normalizzata che trasla verticalmente a velocità costante fino alla perforazione del provino, determinando la resistenza del materiale alla perforazione.
In base alla norma EN 407
il laboratorio è attrezzato per le seguenti prove